lunedì 19 dicembre 2016

Il Minotauro nella Letteratura

Essere mostruoso e irrazionale oppure creatura dalla simbologia più controversa di quel che si crede?
Molti hanno dato interpretazioni diverse di questo labirintico mito. Per questo, propongo i punti di vista di quattro diversi autori.
Sapevate che anche il minotauro ha un nome? Si chiama Asterione, omonimo di un mitico re di Creta.

Ovidio e le Metamorfosi

Nelle Metamorfosi, tra i tanti miti raccontati dall'autore latino, c'è anche quello del minotauro, il mostro biforme, orma vivente dell'immondo adulterio di Pasifae.

Nel libro XIII dell'opera Ovidio offre una lettura tradizionale del mito, simile a quella di Apollodoro nella sua Biblioteca.
Di questo mito ne parlano anche i poemi omerici, Iliade e Odissea, e l'Eneide di Virgilio.

Dante e il violento uomo toro

Dante colloca il minotauro nel dodicesimo canto dell'Inferno, precisamente nel cerchio dei violenti. 
Il poeta scrive di questo personaggio come l'allegoria della parte bestiale dell'uomo. In questo cerchio, Dante colloca tutti coloro che hanno ceduto all'istinto e fatto a meno della ragione, agendo come animali.

« e 'n su la punta de la rotta lacca

l'infamïa di Creti era distesa
che fu concetta ne la falsa vacca »
(Dante Alighieri, Inferno, Canto XII, vv. 11-13)


Borges e la Casa di Asterione

Nella raccolta di racconti di Jorge Luis Borges del 1949, L'Aleph, troviamo il breve racconto, La casa di Asterione.
Il minotauro non il feroce mostro di cui si parla sempre. Egli è il mostro all'interno di ogni uomo, che cerca le verità, la propria identità e il suo fine esistenziale

"Ogni nove anni, nove uomini entrano in questa casa perché io li liberi da ogni male", afferma Asterione. Lui assume una sorta di ruolo di "Salvatore" dall'eterno vagare nel labirinto, la sua casa. E la casa ha molteplici significati. Essa è la sede della Verità, alla quale si accede per vie irrazionali, labirintiche.
Dürrenmatt e il labirinto di specchi

Del 1985 è il racconto di Friedrich Durrenmatt, Il minotauro, una ballata.
L'autore rinchiude il minotauro in un labirinto di infiniti specchi e infinite riproduzioni di sé stesso, che lo costringono a credere di non essere il solo mostro lì dentro. L'unico essere reale che incontrerà sarà solo Teseo, portatore di morte.
Il protagonista è inconsapevole della sua bestialità, sospeso in un non-luogo dai tratti onirici., rappresenta la tragicità dell'esperienza esistenziale umana. 




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