giovedì 2 febbraio 2017

"Una domenica senza Dio": un anime per riflettere

Una domenica senza Dio (titolo originale Kamisama no Inai Nichiyoubi) è un anime e manga ideato da Irie Kimhito. In un mondo abbandonato da Dio, vita e morte non sono più le stesse. Le persone non nascono più e chi muore torna in vita subito dopo, anche se il corpo viene danneggiato. Tuttavia prima di lasciare il mondo, Dio concesse un ultimo miracolo: i Becchini. Questi sono in grado di seppellire i morti e dargli il riposo eterno. I Becchini non invecchiano e non hanno bisogno di soddisfare i beni primari come la fame.
Ai Astin, la giovane protagonista della serie, è una dodicenne nata dall’amore tra un Becchino e Hupni Humbert, un altro Becchino che, dopo aver ucciso tutti nel villaggio, rivela ad Ai che in realtà erano già morti. Così Ai li seppellisce garantendogli il dolce riposo. Humpni Humbert si rivelerà essere il padre di Ai, ma lei non potrà goderselo poiché morirà poco dopo.
un’umana. Lei abita in un villaggio di campagna insieme ad una quarantina di persone che la adorano. Dopo la morte della madre, Alpha, l’amore degli abitanti del villaggio verso di lei aumenta. Ma ciò dura solo fino all’incontro  con
I temi della serie sono la vita e la morte, l’amicizia e il desiderio.


La vita e la morte

Nel mondo reale, la morte è sempre in agguato e quando arriva non la si può fermare. Ma in quest’universo alternativo, anche se si muore, si rinasce subito dopo. Potrebbe sembrare una fortuna quella di vivere in eterno, ma non è proprio così. È per questo che ci sono i Becchini che vagano per il mondo e seppelliscono i morti. Ma non tutti i morti vogliono essere seppelliti. Infatti c’è una Ortus, nella quale risiedono solamente i morti, e se qualche vivo vuole abitarci, deve prima fare una cerimonia nella quale rinuncia alla vita. Il controsenso di Ortus, la città utopica dei morti, è che è governata da una principessa viva, dai poteri sovrannaturali.
gigantesca città chiamata

L'amicizia

Ai, durante tutto il suo viaggio, fa molte amicizie. Quella con il padre, che purtroppo dura poco. Quella con Yuri e Scar, il primo un vivo che si prende da subito cura di lei, mentre la seconda un Becchino come Ai. L’amicizia con la Principessa Ulla di Ortus o i ragazzi dalle straordinarie capacità dell’Accademia di Goran. Ai incontra una vasta gamma di persone diverse, le accetta per come sono e si fa accettare lei stessa. Morti, Becchini, vivi, fantasmi, principesse e strani ragazzi, lei impara a conoscerli tutti e non disprezza nessuno.

Il desiderio

Desiderare ardentemente qualcosa nel mondo di Una domenica senza Dio può portare ad avere un sogno realizzato concretamente. Esempio sono i ragazzi dell’Accademia di Goran, che hanno capacità speciali proprio perché le hanno desiderate con tutto il cuore. Chi respira sott’acqua, chi ha una presa delle mani fortissima, due gemelle che in realtà sono tre,  Tanya che essendo nata cieca ha ottenuto una “vista interiore”, o Alis dalla mira straordinaria. Solo il desiderio di Ai viene esaudito alla fine...

Conclusioni

Una domenica senza Dio è una serie che induce a riflettere sulla vita, sulle relazioni sociali e sul proprio mondo. Il viaggio di Ai è un percorso filosofico verso la scoperta di se stessa, delle sue radici e dei suoi obiettivi. Un ovvio consiglio, sia per appassionati che non, è quello di vedere la serie e godersi non solo la trama elaborata, ma anche i messaggi che trasmette.


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